A little bit of me

Anno 1990. Eterna indecisa e inguaribile sognatrice.

Già da bambina sognavo di girare il mondo guardando i film in TV, conservo ancora la mia prima bucket list e non ho mai smesso di aggiungere e depennare desideri.
Mi innamoro una volta al giorno di nuovi interessi ma non so ancora cosa voglio fare da grande.

Il mio primo viaggio in assoluto è stato a Londra al il mio diciottesimo compleanno.
Ricordo come fosse oggi, seduta su un marciapiede a Camden Town, di aver deciso in quel momento che quella città sarebbe presto diventata la mia casa. Così è stato.
Dopo la maturità abbracciai quella metropoli che così tanto mi affascinava.
Londra è stato il mio primo amore e tra alti e bassi mi ci sono avvicinata e allontanata varie volte. Il mio cuore ha poi conosciuto l’Australia ed un pezzo è sicuramente rimasto “down under”, lì ho lavorato nelle farm e scoperto la libertà che solo un road trip può regalarti.

Alla soglia dei trent’anni è arrivata l’Asia, l’esperienza che forse più mi ha cambiata.
Non avevo più un lavoro ed una casa, tutto ciò che mi serviva stava dentro al mio zaino,
volevo solo esplorare e circondarmi di novità e leggerezza. Tra un confine e l’altro ho scoperto il nomadismo e in cuor mio, sapevo che avrei fatto di tutto per entrare in quella realtà fatta di lavori in remoto, poche radici e tanti timbri sul passaporto.
Da allora lavoro per raggiungere questo obbiettivo, per costruirmi un futuro cucito sulla mia pelle e proprio da ricordi di viaggio e da una macchina per cucire è nata La Viandante!

Ho iniziato a lavorare prestissimo, ancora andavo a scuola e la domenica mattina servivo colazioni nel bar di paese. Ho sempre lavorato duramente per poter permettermi il mio “capriccio” più grande. Viaggiare. Spazzato pavimenti, lavato piatti, raccolto pomodori, fatto da baby sitter a bambini viziati e molto altro. Turni massacranti in lavori che mi stavano stretti ma con il sogno di poter mettere un nuovo timbro al mio passaporto.

Ho lasciato la mia casa così tante volte che ho imparato a chiamare casa ogni letto dove dormo. Non ho un paese dove vorrei vivere per sempre, almeno non ancora. Ho però molti luoghi che porto nel cuore e ancora spazio per aggiungerne altri. Ho un progetto che certi giorni mi sembra più grande di me e non so nemmeno da dove iniziare. Ho così tante idee che forse sono troppe così si trasformano in confusione e spesso mi serve un time out per metterle in ordine e capire quale perseguire.

Adoro scrivere ma non lo faccio quasi mai, perché mi spaventa, perché credo di non essere mai all’altezza delle persone che leggeranno le mie parole. Sto imparando a cucire e in ogni capo che creo ci trovo mille difetti. Amo cucinare, l’ho fatto tanti anni anche per mestiere. Da quando ho abbandonato le cucine professionali mi diverte molto di più e lo trovo uno dei gesti d’affetto più sinceri da fare per gli altri. I social non sono il mio forte ma voglio farli diventare gran parte del mio lavoro. Mi contraddico spesso e sono la mia nemica peggiore. Questo e tanto altro sono io, con tutti i miei pregi e i miei difetti ti dò il benvenuto nel mio mondo.